Dal 9 all’11 ottobre 2009 si è svolta a Torino la prima edizione di GIARDININGIRO, organizzata da Stilema e con la direzione artistica di Michela Pasquali. Obiettivo della manifestazione è mettere l’accento sul rapporto tra la città e il verde urbano, per promuovere la creazione di nuovi giardini e per partecipare in maniera creativa al dibattito della trasformazione e dello sviluppo dello spazio urbano e sociale.
Giardiningiro si è articolato con un fitto calendario di appuntamenti ed eventi tra presentazioni di libri e incontri con autori italiani e stranieri sulla cultura contemporanea del giardino e del paesaggio che avranno luogo al Parco del Valentino. A queste iniziative si sono aggiunti inoltre un workshop sulla guerrilla garden e due laboratori con i bambini per diffondere la pratica degli orti nelle scuole.
Grazie a un concorso internazionale sono stati realizzati, durante i tre giorni dell’evento, venti Giardini Temporanei a San Salvario. Per tre giorni una parte del quartiere si è trasformato in un laboratorio a cielo aperto di idee e valori sperimentali. Spazi non utilizzati, non costruiti o non pianificati, di grandi dimensioni o solo piccoli angoli, sono diventati protagonisti creando un percorso che li collega tutti tra loro. Un invito a fare nuove esperienze, per stimolare e suscitare emozioni e vedere con occhi diversi spazi che altrimenti rimarrebbero anonimi ritagli urbani.
Con il patrocinio della Regione Piemonte, GIARDININGIRO fa parte del programma di Flor ’09, mostra nazionale di giardinaggio e orticoltura, organizzata da Nuova Società Orticola del Piemonte nell’ambito della campagna di mobilitazione energetica Uniamo le energie, promossa dalla Regione Piemonte. Giardiningiro è organizzato da Stilemacon la direzione artistica di Michela Pasquali e si avvale della collaborazione degli studenti dello IED del Master in Interior Design: Progettare le emozioni dall’architettura all’effimero.
CONCLUSIONI
Realizzata nell’ambito di Flor 09, Giardiningiro – la prima manifestazione di questo tipo in Italia- si è conclusa. Il principale obiettivo che mi ero posta all’inizio di quest’ambiziosa impresa era quello di contribuire al movimento globale, sempre più importante e urgente, per ristabilire un equilibrio tra l’inarrestabile processo urbano e il giardino, come luogo di conservazione della natura e spazio sociale, insieme al coinvolgimento e alla partecipazione del quartiere e della città.
Un progetto che ha contato su un piccolo gruppo di lavoro che con grande capacità organizzativa e di promozione ha decretato il successo della manifestazione; i media e le numerosissime pagine web hanno parlato dell’evento grazie a un efficiente piano di comunicazione. Abbiamo potuto contare sempre sull’appoggio di Flor 09 e della Nuova Società Orticola del Piemonte, oltre naturalmente su tutti gli sponsor e patrocinatori, che hanno investito e creduto in questo progetto dandoci l’assistenza tecnica, finanziaria e umana indispensabile per la riuscita di Giardiningiro.
Ma sono i progettisti, vero cuore dell’evento, i protagonisti di Giardiningiro, non solo di quelli realizzati, ma anche di tutti quelli che hanno partecipato al concorso. Più di cinquanta proposte che raccontano un idea, un desiderio comune, espressi in tante maniere diverse, per trasformare in giardino anche solo un marciapiede.
Per un fine settimana i diciotto giardini realizzati (solo diciotto e non venti, come previsto, perchè purtroppo non è stato possibile realizzare Mobile Oasis di Loos van Vliet e Social Nestwork di Studio Doppio) sono stati i protagonisti di San Salvario e hanno trasformato il quartiere in un laboratorio di sperimentazione e creazione, movimentando per tre giorni tutto il quartiere. La zona di San Salvario « occupata » dai giardini è stata coinvolta anche da una grande festa di quartiere grazie all’Associazione per lo Sviluppo di San Salvario che ha voluto rendere Giardiningiro un’occasione per condividere gli stessi obbiettivi. La parziale chiusura del traffico durante il sabato pomeriggio e tutta la domenica ha consentito l’invasione delle strade delle persone per assistere a tantissimi spettacoli di teatro, danza, musica in mezzo ai giardini.
Un importante contributo è venuto anche dalle conferenze e i workshop che si sono svolti al Parco del Valentino nell’ambito di Flor 09 e che hanno sviluppato tematiche importanti, la botanica in città, l’arte e il paesaggio, la guerrilla garden, gli orti nelle scuole, molto affini alla realizzazione dei giardini di San Salvario.
Sono davvero convinta che Giardiningiro possa essere un importante esempio in Italia per la nascita di nuove idee sullo sviluppo urbano e per un rinnovato desiderio di condividere ciò che è di tutti, la città e le sue strade. Spero quindi che si possa creare un appuntamento fisso a Torino, città che ha accolto questo evento con molta partecipazione. Vorrei anche che potesse diventare un esercizio di libertà e forse anche una maniera per esprimere un messaggio e un avvertimento sull’ambiente, la cultura e la società sul futuro delle nostra città.
Un progetto ambizioso e un appuntamento importante per poter sperimentare e creare, anche attraverso nuove iniziative, mantenendo vivo l’entusiasmo con cui abbiamo lavorato fin adesso, con la convinzione che sia possibile invadere sempre di più le strade della città con tanti nuovi giardiningiro.
Michela Pasquali
1 settembre 2009 SI È CHIUSO IL CONCORSO GIARDININGIRO
Ringraziamo tutte le persone che hanno partecipato, contribuendo a rendere vivo il dibattito sul verde urbano. La numerosa partecipazione dimostra l’interesse crescente su questi temi.
La nuova pagina I progetti selezionati raccoglie le diciassette proposte scelte dalla giuria, che saranno realizzate nel quartiere di San Salvario dal 9 all’11 ottobre. I tre progetti che mancano per arrivare al totale di venti installazioni fanno parte della sezione fuori concorso, ad opera degli studenti dello IED e della Città di Torino.